Latitiamo spesso, ma non da OrticelloBello, che controlliamo prima ancora di aprire il frigo per vedere se c’è il latte per la colazione.
Manteniamo però un atteggiamento di facciata che è più o meno così:
Sei delle piantine di basilico delle retrovie sono passati in fioriere esclusive sul davanti, a beccarsi solamente quel po’ di sole del mattino: è un esperimento per vedere se le foglie rimangono un po’ più grasse, regalandoci un pesto un po’ più saporito. Quindi, ricapitolando:
Domenica scorsa è stato un giorno epico. Abbiamo infatti mietuto e macellato con soddisfazione la nostra prima vittima.
Nelle foto si sta rigirando sul piatto, implorando di non essere spellata viva.
Dobbiamo dirlo, era molto buono. L’abbiamo mangiato crudo, con un po’ di olio e sale, ma mentre lo masticavamo sentivamo ancora i suoi lamenti. Intanto la pianta madre, ignara di tutto, continua a generare altri rampolli e a lanciarsi verso il cielo come la pianta di fagioli che nasce dai semi se li baratti con una mucca (tu devi prenderti i semi in cambio della mucca, sennò non funzionano).
Il Sig. Melanzano se ne frega e ci fa vedere i suoi fiori morbidosi.
Intanto i Sig.ri Pomodori continuano la loro lenta lenta maturazione (i saggi dicono che con una notte di luna piena sarebbe tutto un po’ più veloce, ma noi non abbiamo ancora controllato il calendario lunare).
Rendiamo noto che le carote hanno tirato fuori le prime foglie vere, così come le zucchine. In mezzo a loro, come vigilantes schierati, la Gang dei Girasole, che diventa ogni giorno più forte, nonostante la semi-tempesta di martedì.